APE: obbligatoria per l’affitto?

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Tutto quello che devi sapere sull'Attestato di Prestazione Energetica per gli affitti.

Pubblicato il: 03/05/2024

L'Attestato di Prestazione Energetica (APE) svolge un ruolo cruciale nel fornire informazioni essenziali sull'efficienza energetica degli edifici. Questo documento non solo offre una panoramica dettagliata delle prestazioni energetiche di un edificio, ma anche le classifica in base a una scala che va da A4 (massima efficienza) a G (minima efficienza).

 

Questa classificazione non è solo un indicatore di prestigio, ma anche un parametro fondamentale per raggiungere gli obiettivi sull'edilizia sostenibile stabiliti dagli Stati membri dell'Unione Europea. L'obiettivo è quello di promuovere la costruzione e il mantenimento di edifici che riducano al minimo il consumo energetico e le emissioni inquinanti, contribuendo così alla lotta contro il cambiamento climatico.

 

L'obbligo di ottenere un APE è stato introdotto nel 2010 e si applica a tutte le nuove costruzioni e agli edifici esistenti sottoposti a importanti interventi di ristrutturazione. Tuttavia, mentre è chiaro che l'Attestato di Prestazione Energetica è indispensabile per la vendita di un immobile, molti si chiedono se lo stesso valga anche per i contratti di locazione.

 

In questo articolo andremo ad analizzare le diverse casistiche.

 

Ci sono immobili esenti dall’APE?

 

Sebbene l'APE sia un documento obbligatorio per la maggior parte degli edifici in Italia, la legge prevede che, in alcuni casi, gli immobili in affitto possano essere esentati dall'obbligo di presentarlo. Questa esenzione può essere determinata da diverse variabili, tra cui l'età dell'edificio, il tipo di interventi di ristrutturazione effettuati e le leggi locali vigenti.

 

Tra gli immobili che non richiedono l'APE troviamo:

 
  1. Edifici non residenziali, cioè destinati a un uso diverso da quello abitativo, come uffici, negozi e locali commerciali.
     
  2. Edifici industriali e artigianali; con alcune eccezioni, come quelli riscaldati per esigenze legate al processo produttivo o con riflussi energetici.
     
  3. Edifici agricoli e rurali senza impianti di climatizzazione.
     
  4. Box, cantine, autorimesse, parcheggi, depositi e tutti quegli spazi di stoccaggio e parcheggio non destinati all'abitazione
     
  5. Impianti sportivi e strutture dedicate alla pratica di attività sportive.
     
  6. Edifici vincolati, come i luoghi di culto, compresi quelli soggetti a vincoli secondo il codice dei beni culturali e del paesaggio.
     
  7. Ruderi e manufatti non riconducibili all'edificio, come serre e piscine all'aperto.
     
  8. Edifici con superficie inferiore a 50 mq, quando si tratta di fabbricati isolati.
     
  9. Edifici inagibili, non idonei per essere abitati o utilizzati.
     
  10. Immobili con contratti di locazione breve, quindi inferiori ai 30 giorni di durata.
     
  11. Edifici in costruzione senza abitabilità/agibilità al momento della compravendita.
     
  12. Edifici in categoria catastale A10 e B1, con superficie inferiore a 500 metri quadrati.
 

Queste esenzioni offrono un quadro chiaro delle situazioni in cui non è richiesto l'APE. Tuttavia, è sempre consigliabile consultare le leggi locali e nazionali per verificare eventuali aggiornamenti o eccezioni specifiche che potrebbero applicarsi nel tuo caso.

 

APE e affitti: cosa dice la legge

 

La domanda se l'APE sia obbligatorio per le case in affitto è cruciale per proprietari e inquilini. Tuttavia, la risposta dipende dalle normative regionali e locali, quindi è sempre consigliabile verificare lo stato delle leggi consultando documenti ufficiali e rivolgendosi alle autorità competenti. La mancata presentazione dell'APE può comportare sanzioni amministrative.

 

In generale, l'APE è obbligatorio per le case in affitto, ma è importante notare che un contratto di locazione senza l'APE è comunque legalmente valido. Ciò significa che la mancanza di questo documento non invalida il contratto di locazione, ma rende il proprietario passibile di sanzioni. Inoltre, se il locatore non consegna l'APE all'inquilino, quest'ultimo ha il diritto di recedere dal contratto entro 12 mesi dalla data di stipula. È essenziale quindi conoscere i diritti e le responsabilità sia del proprietario che dell'inquilino riguardo all'APE e al contratto di locazione. 

 

Affitto senza APE: cosa succede?

 

Se si decide di affittare un immobile senza l'APE, è importante comprendere le conseguenze e i rischi associati a questa scelta. Come accennato, il contratto di locazione rimane valido, ma entrambe le parti contraenti sono soggette a una sanzione amministrativa pecuniaria, che può variare da 3.000 a 18.000 euro, da dividere equamente tra proprietario e inquilino.

 

È fondamentale notare che l'APE deve essere redatto da un tecnico abilitato e il suo costo dipende dalla dimensione dell'immobile e dalla complessità della rilevazione. Di conseguenza, la produzione dell'APE potrebbe richiedere del tempo. Per evitare ritardi e sanzioni, è consigliabile ottenere l'Attestato di Prestazione Energetica prima di mettere l'immobile in locazione.

 

Assicurarsi di essere in regola con la documentazione richiesta non solo protegge dalle sanzioni, ma contribuisce anche a fornire informazioni importanti agli inquilini sulla prestazione energetica dell'immobile, garantendo una maggiore trasparenza e soddisfacendo le esigenze normative.

 

APE e affitti: diritti e responsabilità

 

Nel contesto dei contratti di locazione, l'obbligo dell'APE segue una procedura analoga a quella prevista per la compravendita immobiliare. Nei contratti di locazione soggetti a registrazione, è necessario includere una clausola specifica con cui l'inquilino dichiara di aver ricevuto l'attestato di prestazione energetica.

 

Se l'APE dovesse mancare, il locatore è tenuto a informare l'inquilino dell'obbligo e del rischio di sanzioni per entrambe le parti.

 

In sintesi, i diritti e i doveri relativi all'APE nei contratti di locazione si esprimono come segue:

 
  • Obbligo del proprietario: il proprietario dell'immobile è tenuto a consegnare l'APE all'inquilino, anche se non lo allega direttamente al contratto.

 
  • Dichiarazione dell'inquilino: l'inquilino deve dichiarare di aver ricevuto l'APE firmando una clausola specifica nel contratto di locazione.

 
  • Sanzioni per la mancata consegna dell'APE: la mancata consegna dell'APE da parte del proprietario può comportare sanzioni.

 
  • Assenza dell'APE nel contratto: tuttavia, la mancanza di inserimento dell'APE nel contratto non comporta sanzioni per l'inquilino.

 
  • Sanzioni in caso di mancata presentazione dell'ape alla registrazione del contratto: la mancata presentazione dell'APE al momento della registrazione del contratto di locazione può comportare una sanzione pecuniaria, che varia da 1000 a 4000 euro se la durata della locazione supera i 3 anni, altrimenti è ridotta del 50%.

 

Queste disposizioni sono fondamentali per garantire la conformità normativa e la trasparenza nel processo di locazione immobiliare, fornendo agli inquilini informazioni cruciali sulla prestazione energetica dell'immobile.

 

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